L’IVA allo 0% e la riduzione dei diritti di accesso ai binari per i treni notturni potrebbero aiutare gli europei a risparmiare sui costi di viaggio, riducendo al contempo le emissioni.
Una famiglia di quattro persone che viaggia lungo un itinerario di andata e ritorno da Napoli a Berlino potrebbe risparmiare fino a 167 euro sul biglietto del treno notturno, ovvero il 15% del prezzo base. Utilizzando il treno, il risparmio di emissioni ottenuto rispetto all’aereo è di 3 tonnellate di CO2e per l’intera famiglia.
Un nuovo modello elaborato dalle associazioni Transport & Environment (T&E) e Back-on-Track.eu ha esaminato le possibili riduzioni delle tariffe dei treni notturni dimostrando che due semplici azioni – esenzioni dall’IVA e riduzione dei diritti di accesso ai binari per i treni notturni ovvero il pedaggio pagato dagli operatori ferroviari per l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria – possono avere un impatto significativo sul prezzo dei biglietti.
Lo studio esamina anche la riduzione dei prezzi per chi viaggia da solo. Ad esempio, per le tratte Berlino-Napoli o Amsterdam-Madrid, un viaggiatore singolo potrebbe risparmiare rispettivamente fino a 43 e 65 euro. Complessivamente, lo studio ha esaminato sette linee transfrontaliere in Europa e ha dimostrato che piccole modifiche alle modalità di tassazione dei treni notturni potrebbero ridurre i prezzi dei biglietti in media del 15%, per i viaggiatori d’affari, i viaggiatori singoli e le famiglie.
Victor Thévenet, coordinatore ferroviario di T&E, afferma: “I treni notturni stanno tornando in auge, e sfortunatamente anche i loro prezzi elevati. L’UE sta promuovendo una nuova età dell’oro dei treni notturni, ma è lenta a ridurre i costi, tutto questo mentre il settore dell’aviazione continua a ricevere generosi sussidi governativi. L’UE ha già a disposizione gli strumenti per rendere i biglietti dei treni notturni più accessibili ai cittadini”.
Poiché un numero sempre maggiore di aziende cerca di ridurre le emissioni dei propri viaggi aziendali, sarà fondamentale che i viaggi in treno siano più accessibili anche per i viaggiatori d’affari. Sulla tratta Napoli-Berlino, ad esempio, un viaggiatore d’affari risparmierebbe fino a 163 euro, ovvero il 24% del prezzo di partenza, secondo lo studio.
Dal 2020 sono stati lanciati in Europa un buon numero di nuovi collegamenti ferroviari notturni, in parte in risposta alla crescente urgenza di passare a modalità di trasporto a basse emissioni di carbonio. I viaggi in treno sono in media 28 volte meno inquinanti di quelli in aereo. Ma i costi elevati spesso scoraggiano i consumatori. Un sondaggio condotto da Europe on Rail nel 2021 mostra che il 70% dei cittadini è disposto a scegliere un treno notturno se l’offerta è “a prezzi ragionevoli”.
La struttura dei costi dei treni notturni è svantaggiosa rispetto alle compagnie aeree low cost, poiché dipende fortemente dalla distanza percorsa. La maggior parte dei costi dell’aviazione risiede nel decollo e nell’atterraggio, il che dà ai treni un vantaggio sulle distanze più brevi. Ma non è così per le distanze più lunghe, dove i treni devono sostenere un costo elevato per l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria.
Per invertire questa tendenza, i treni notturni dovrebbero beneficiare di una tassazione più equa e di una riduzione dei diritti di accesso alle linee ferroviarie. Poiché l’UE prevede di pubblicare entro la fine dell’anno delle linee guida sui costi dei viaggi in treno, lo studio raccomanda che i treni notturni in Europa beneficino dell’IVA allo 0% e di una riduzione dei diritti di accesso ai binari. Questo è già il caso della Francia, dove i treni notturni sono definiti come un segmento di mercato che, a causa della sua bassa redditività, dovrebbe essere esentato da una parte dei diritti di accesso ai binari.
Per sostenere lo sviluppo dei treni notturni, gli Stati membri potrebbero anche esentare totalmente i treni notturni transfrontalieri dai diritti di accesso alla rete ferroviaria. È il caso del Belgio, dove il governo federale rimborsa i diritti di accesso alle linee ferroviarie e i costi dell’energia per gli operatori ferroviari internazionali. Lo sviluppo dei treni notturni aiuta anche a massimizzare l’uso delle infrastrutture ferroviarie esistenti, che di solito sono chiuse o sottoutilizzate durante le ore notturne, sostiene T&E.
Davide Grisafi, di Back on Track Italia, conclude: “L’UE deve prendere l’iniziativa per rendere i treni notturni l’opzione più attraente per i cittadini europei che vogliono attraversare il continente. Due piccole modifiche fiscali potrebbero avere un impatto notevole sull’attrattiva dei viaggi in treno in Europa. È un vantaggio per il clima e per i portafogli dei cittadini.
In questo senso, auspichiamo che presto possano tornare dei servizi a lunga percorrenza notturna anche tra Parigi e Venezia. I treni notturni consentono di viaggiare con la propria bici al seguito e si potrebbero pensare forme di integrazione tariffaria ed intermodalità con servizi ferroviari regionali e pacchetti turistici tutto compreso in modo da favorire gli arrivi nelle città e nei territori attraversati dal treno internazionale”.